In Cucina con Letizia: Giornata del silenzio

venerdì 18 marzo 2011

Giornata del silenzio

Oggi, niente ricette, solo un pensiero per il Giappone e per questo popolo duramente colpito dalla catastrofe.

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5 commenti:

monica18 marzo 2011 alle ore 17:22
sono con te Letizia.
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Unknown18 marzo 2011 alle ore 17:25
un silenzio e una preghiera!!
Un abbraccio.
Maria Luisa
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Novelinadelorto18 marzo 2011 alle ore 19:08
Lo farò anch'io che cmq nn ho molto tempo x postare qualcosa apparte questo.Ti abbraccio forte forte dolcezza
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unika18 marzo 2011 alle ore 21:18
concordo in pieno con il pensiero verso i nostri fratelli giapponesi...un bacio
Annamaria
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Le Ricette di Tina19 marzo 2011 alle ore 08:01
Domani lo posto anch'io!ciao
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UN AUGURIO PER TUTTI I VISITATORI

Non ti auguro un dono qualsiasi.
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per Amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.

Poesia indiana.

Ho chiesto a Dio di togliermi i vizi.
Mi ha detto di no:
non è Dio che deve toglierti i vizi;
sei tu che non devi volerli più.
Ho chiesto a Dio di "rifinire" il mio corpo.
Mi ha risposto che il mio spirito è completo
e il mio corpo è solo provvisorio.
Ho chiesto a Dio di concedermi la pazienza.
Mi ha detto che Lui non concede gratis
la pazienza, ma che io devo praticarla
nelle tribolazioni.
Ho chiesto a Dio di darmi la felicità.
Mi ha detto che Lui benedice chi la cerca
e si sforza di far felici gli altri.
Ho chiesto a Dio di liberarmi
dalle sofferenze e dal dolore.
Mi ha risposto che un po'
di sofferenza mi fa bene.
Ho chiesto a Dio di farmi crescere
spiritualmente.
Mi ha risposto che devo impegnarmi
di più e che mi avrebbe "potato"
per dare più frutti.
Ho chiesto a Dio tutto ciò che potesse
dare più valore alla mia vita.
Mi ha risposto che mi ha dato "la vita"
e che devo valorizzare meglio tutte le cose.
Ho chiesto a Dio di aiutarmi ad amare gli altri,
come Lui ama me.
E Dio, allargando le braccia, mi ha detto:
"Sì, volentieri! Cerca tutti i mezzi e i modi
per amare gli altri e io ti benedirò".

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