sabato 31 luglio 2010

Pasta con le Tenerezze

Che strano titolo oggi...ma cosa sono queste tenerezze!!!! Non sono altro che "i tinnirumi", cioè le cime tenerissime, i tralci delle piantine di zucchina lunghe, la parte tenera e verde in cima che comprende gambo e foglioline;  da qui il significato del termine "tenerezze".
Non esiste altro nome "tenerezze in italiano = tinnirumi in siciliano".
Questo tipo di verdura è facilmente digeribile, molto rinfrescante e leggera e si consuma proprio per far riposare lo stomaco.
Ed è proprio quello che ho fatto io oggi, quando dal fruttivendolo ho trovato dei bei "mazzi di tinnirumi".
Questo è una piatto tipicamente estivo, non è abitudine cucinarlo in inverno, anche se ormai questa verdura si trova in tutti i mesi dell'anno....però la tradizione vuole che  "la pasta con i tinnirumi nostrali" si prepara in estate. Certo,  sembra  un controsenso che una minestra si consumi quando magari , come succede spesso da queste parti, ci sono 35° all'ombra...ma tant'è....qui a Palermo si mangia così...e poi ....vuoi mettere la bella sudata che ci si fa mentre si mangia un bel piatto di pasta con i tinnirumi calda?
Adesso, dopo il lungo preambolo, ecco la ricetta di casa mia che, come ogni piatto tipicamente familiare non ha dosi....si fa tutto a occhio...però,  visto che ho deciso di scrivere la ricetta nel blog...ho cercato di pesare tutti gli ingredienti che hanno partecipato alla realizzazione di questo piatto.

Pasta con le tenerezze

Ingredienti per 4 persone: 1 chilo di tenerezze
2 pomodori da pelato
1 spicchio di aglio
250 gr. di pasta (possibilmente spaghetti spezzettati)
olio , sale e pepe q.b.
formaggio caciocavallo a pezzetti

Tagliare le tenerezze, lavarli e tuffarli in una pentola di acqua bollente....(abbondante), cuocere per  circa 10 minuti.
Nel frattempo tagliare a dadini i pomodori da pelato, aggiungere uno spicchio di aglio, salare leggermente, aggiungere un filo di olio e cuocere per pochi minuti.
Rimettere sul fuoco la pentola con la verdura, aggiungere i pomodori cotti, quando il tutto bolle versare la pasta e portare a cottura. Servire la minestra brodosetta, condendo con un filo di olio evo e formaggio a pezzetti e...buona sudata!


Con questa ricetta partecipo al contest Ricchi sapori d'Italia



4 commenti:

  1. Non sapevo che la parola "tinnuruma", si traducesse in "tenerezze", mai sentito dire dalle parti.

    Confermo è proprio fresca.

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  2. Anch'io non lo sapevo...ma quest'anno mia figlia a scuola ha fatto una ricerca sui piatti tipici e ha trovato questa traduzione.

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  3. Ciao Letizia, piacere di connoscerti. Grazie della visita e del commento che hai lasciato sul mio blog. Non ho mai avuto la fortuna di poter assaggiare i "tinnuruma" ma gli spaghetti spezzati mi piacciono tanto. Non so perchè ma mi sanno di coccola ^_^ A presto, buona domenica

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  4. Hello, yup this paragraph is truly good and I have learned lot of things from it about blogging.
    thanks.

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